mercoledì 19 marzo 2014

DUBAI

Non sono solito parlare di cronaca o di qualcosa in cui è presente la politica,ma quello a cui ho assistito ieri era surreale. Forse sono un allocco uno sprovveduto, ma mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse. Qui a Pietrasanta ieri c’era un incontro tra le autorità del Dubai la regione Toscana la provincia e quant’altro delle istituzioni locali con gli artigiani e gli industriali locali. Dunque i rappresentanti del governo del paese arabo non c’erano ma c’erano invece l’ambasciatore italiano accompagnato dai vari enti sempre italiani di cui non ricordo le sigle. Credo che il compito di un rappresentante dello stato sia quello di promuovere il proprio di paese, invece con il plauso silente della regione ed altri questi magnificava la forza turistica del Dubai come un vero promoter, ma la cosa più assurda è stato quando ha incominciato ad elencare i vantaggi che quelle terre offrono: niente tasse, e mano d’opera a bassissimo costo, grazie alla presenza di molti emigrati dall’india. Avevo ancora negli occhi la trasmissione di Iacona sulla terza rete nella quale si denunciavano i marchi dell’alta moda italiana che grazie allo sfruttamento barbaro ottengono nei paesi del terzo mondo vantaggi economici incredibili, sbattendosene del trattamento disumano a cui sono fatto segno al limite dello schiavismo, gli operai. Non so se c’è stata una risposta adeguata da parte dei rappresentanti locali, non me la sono sentita di rimanere ancora e sono uscito. Scusate la mia ingenuità ma di che cazzo stiamo parlando? Forse il console italiano vuole convincere i suoi concittadini, per di più si vantava di essere Toscano, ad andare a passare le vacanze negli alberghi a centoventi stelle con la vista rivolta ad una selva di grattacieli e poi già che ci sono a trasferire le proprie attività in crisi lì dove non si pagano le tasse e si sfruttano i lavoratori emigrati dall’india con una paga da deportato, con la certezza che nessuno dirà nulla? Non sono mai stato un nazionalista non credo ai confini come non credo ai diritti d’autore, ma qui siamo all’inverosimile. Non si sta parlando di lotta all’evasione e di salvaguardia del made in Italy? E questi signori non sono pagati dai contribuenti italiani?

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