venerdì 13 gennaio 2012

Banco


Arrivarono da me i componenti di questo nuovo gruppo che Sandro Colombini produceva per la Ricordi. Romani di grande simpatia avevano nei fratelli Innocenzi la forza musicale, mentre in Francesco Di Giacomo la voce e l’immagine, in effetti la forza di questo gruppo si contrapponeva alla PFM proprio in questi due aspetti, mentre nel Banco c’era una figura carismatica, nella Premiata no. Feci una grande quantità di foto, ma alla fine della giornata non ero contento, avevo del materiale banale senza nerbo. La sera dopo cena decisi di andare con Vanda al cinema sotto casa, non ricordo che pellicola ci fosse, ero distratto e sottosopra nei miei pensieri, cercavo una soluzione un qualche cosa che mi soddisfacesse. Poi non so cosa successe, ma prima che terminasse la proiezioni convinsi mia moglie che dovevamo andare. Salimmo in studio, era già passata la mezzanotte, telefonai alla pensione dove erano alloggiati i componenti del Banco, alcuni stavano già dormendo, mi feci passare Francesco e gli dissi di prepararsi perché sarei passato a prenderlo e nonostante l’ora e la proposta, non ci fu titubanza da parte sua. Fortunatamente Vanda si era fatta imprestare la mattina prima la macchina, una NSU Prinz dalla sorella. Arrivammo in corso Buenos Aires alla pensione Colombo che già Francesco era sul portone ad aspettarci. Allora il suo volume era considerevole e la macchina era una super utilitaria, farlo salire fu un’impresa, poi per non farci mancare nulla incominciò a nevicare rendendo le strade sdrucciolevoli. Una volta in studio posizionai una colonnina al centro dell’inquadratura ci misi sopra lo stivaletto che avevo comprato anni prima a Londra, era il famoso modello usato dai Beatles, poi chiesi con un certo imbarazzo a Francesco di spogliarsi nudo, sorprendendomi non fece una piega, gli detti un martello gli infilai in testa un cappello e gli cacciai sul naso i miei occhiali, il resto lo fece lui. Era straordinario un grande attore non a caso Federico Fellini lo volle in "Roma" e "Prova d’orchestra". Terminammo all’alba con Milano sommersa nella neve. Ero veramente soddisfatto. Quelle foto divennero il poster del gruppo e furono usate per la loro prima copertina, il salvadanaio e per la copertina inglese.



 Certo i rapporti con i produttori discografici non erano sempre dei migliori. Il Banco firmò un grande contratto con l’etichetta inglese Manticore degli Emerson Lake & Palmer, gruppo top di quegli anni. L’uomo che seguiva il gruppo venne da me promettendomi mari e monti affinché gli affidassi dietro una promessa di un notevole compenso e di una collaborazione con l’etichetta inglese, un negativo originale tra quelli che avevo del servizio fatto al Banco, io che sono sempre stato un boccalone glielo detti, l’immagine fu usata in tutto il mondo ma io non ebbi ne una lira, ne venne firmata, ne vidi mai più quel uomo. Pazienza, la cosa più importante è che questa immagine sia stata vista da milioni di persone.



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