sabato 3 marzo 2012

Oscar Prudente - Infinite fortune


Riguardando molte di queste immagini, mi rendo conto della impossibilità oggi di costruire una cosa simile nelle condizioni nelle quali agivo. Non chiesi nessuna autorizzazione ne alcun permesso. Arrivai alla stazione centrale, come assistente un nipote acquisito che di fotografia non sapeva nulla ma era un amico carissimo, avevamo una valigia legata con lo spago tanto da sembrare dei veri viaggiatori, anche se un po’ sfigati, allora per accedere ai binari occorreva avere o il biglietto del treno o uno scontrino d’accesso. Con i nostri scontrini entrammo senza porci grandi problemi e facendo finta di essere dei viaggiatori che facevano delle foto ricordo, iniziai a scattare. La luce era straordinaria, i fasci cadendo disegnavano quella struttura di ferro e cemento con una forza tale che qualsiasi cosa inquadrassi diventava magica. Spinto dall’ardore scesi persino dove c’erano i binari aspettando incurante l’arrivo dei treni sotto gli occhi incuriositi dei ferrovieri che si limitavano ad avvisarmi della pericolosità della situazione. Quando poi impostammo la copertina, Vanda ritoccò la foto usando dei pastelli che dettero all’immagine in bianco e nero virata di giallo antico, quel tocco in più. Per anni sono stato convinto che per ragioni contrattuali, il disco non fosse stato pubblicato invece incontrando Oscar seppi che era in circolazione anche se non aveva avuto grande successo.

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