mercoledì 15 febbraio 2012

Pierangelo Bertoli - Il centro del fiume


Pierangelo era un uomo dalla voce calda e dalla poetica chiara e avvolgente. La cosa straordinaria era che pur essendo disabile nei suoi testi e nel proporsi non c’era piaggeria, anzi. L’immagine che creai in sintonia con tutte le altre, aveva nella semplicità e nella durezza il suo plus. La CBS-Sugar stava in via Quintiliano. Era un palazzo nuovo vicino a via Mecenate, una zona industriale, alla periferia di Milano. Lì c’erano concentrati oltre gli uffici, le sale incisioni, la fabbrica e la tipografia, allora i dischi venivano pensati, creati stampati e confezionati dalla casa discografica stessa, non era ancora solo un marchio, ma una industria vera e propria. Lì c’era anche la sede dell’Ascolto, due locali al secondo piano, occupati oltre che da Caterina da due giovani che collaboravano alla gestione dell’etichetta,  Pugnetti e Carota così si chiamavano. L’usciere fac-totum della CBS era un uomo simpatico e dal fisico quadrato, l’uomo giusto per  il ruolo del picconatore, lo convinsi a costo zero di posare per la copertina di Bertoli. Ci procurammo un piccone dagli operai che lavoravano in fabbrica, il cappellino e una canottiera bucata. Una domenica raccattai il mio modello, che aveva un appartamento nello stabile della CBS, Vanda e Alice e andammo a trovare Caterina nella villa del suocero in Brianza. Mentre percorrevamo la strada che portava verso Erba vidi che c’era tra una corsia e l’altra uno spazio. Fummo accolti da Stanislao Sugar mitico fondatore e proprietario della Sugar e delle Messaggerie Musicali, stava su uno di quei mezzi usati per trasportare da una buca all’altra i giocatori di golf. Lasciai Vanda e Alice da Caterina e ritornai nel luogo identificato e scattai la foto.


Questo genere d’immagine non venne accolto con favore, soprattutto all’interno della CBS, ma in fondo un pò tutta l’operazione era vissuta come il capriccio della moglie annoiata del padrone. Il tempo è stato galantuomo, di quella grande struttura l’unica cosa rimasta in piedi è l’erede dell’Ascolto, grazie soprattutto alla caparbietà e all’umiltà di Caterina.

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