venerdì 6 giugno 2014

Gianni Nebbiosi - Mentre la gente se crede che vola


In via La Marmora stava una panetteria particolare, il proprietario era  uno scultore, lavorava la pasta come se fosse creta poi la infornava per tirarne fuori delle vere e proprie sculture. Stavo preparando per la Ricordi una copertina usando una di quelle sculture, parlando amichevolmente il panettiere mi raccontò che anni prima Salvador Dalì gli aveva ordinato un comodino di pane, la battuta con la quale il grande pittore spagnolo giustificava la richiesta era che di notte svegliandosi se avesse avuto fame gli avrebbe potuto dare un morso. Mi diressi poi verso Porta Romana passando davanti una vetrina mi fermai per sbirciarci dentro, vidi una serie di torni in fila uno dietro l’altro, erano lucidi in attesa che qualcuno si prendesse cura di loro entrai incuriosito. Una luce straordinaria illuminava quelle strutture di ferro e ghisa dipinte di nero, chiesi il permesso e scattai delle foto. Fu proprio la luce a suggerirmi l’abbinamento di questa immagine col Lp di Nebbiosi, era interessante confrontare questo nome con una immagine così netta nitida chiara nei suoi contenuti.

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