sabato 19 luglio 2014

Maxophone (album)


Il progetto della copertina doveva essere basato sulla interpretazione grafica del loro nome. Avevo fatto delle foto usando un grandangolo esasperando l’altoparlante di un subwoofer, in sovrapposizione Vanda avrebbe posizionata la scritta facendone un logo, mentre nella parte interna avrei messo delle foto. Andammo sul Ticino con i componenti del gruppo, era una giornata fredda ma limpida, vidi avvicinarsi alla riva una barca, una di quelle in ferro dal fondo piatto, chiesi al barcaiolo se ce la affittava. Ne uscì un’immagine molto suggestiva, sembrava di vedere Caronte che trasportava le anime oltre lo Stige, la trovai stupenda così da ribaltare completamente il progetto. Vanda intervenì colorando il cielo e i riflessi sull’acqua. La sostanza del progetto non mutò, la copertina si presentava con una grande scritta inserita nel cielo, solo aprendola vedevi l’immagine nella sua interezza. 
Il gruppo era prodotto da Sandro Colombini per la Produttori Associati, con la stessa casa discografica stavamo lavorando per la registrazione di un disco dal vivo del festival di Re Nudo, Sandro che conoscevo da anni, mi chiese di inserire i Maxophone nel festival, ne parlai con Valcarenghi e Manfredi, ma la situazione era molto delicata, nessuno aveva niente in contrario anzi, il problema era che già noi stessi eravamo sotto sorveglianza perché stavamo collaborando con una industria legata ad un mondo in viso al pubblico di Re Nudo, se per di più promuovevamo un loro prodotto, li avremmo avuti addosso, poi c’era il giudizio implacabile di una platea capace di contestare la PFM perché non era abbastanza di sinistra, i Maxophone sarebbero potuti salire sul palco ma come sarebbero scesi?. Quindi risposi che non si poteva fare. Sandro non mi volle più salutare, accettai questa sua scelta perché penso che fosse difficile comprendere. 
Quell’anno noi stessi fummo contestati, non si voleva capire che organizzare un festival dove l’entrata era gratuita aveva un costo, per cui non avendo sponsor o finanziamenti dovevamo rifarci aumentando il prezzo dei prodotti che venivano venduti, inoltre quelle manifestazioni servivano a finanziare i buchi del giornale perché per quanto le vendite fossero sostenute, non si riusciva a sopravvivere.

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