martedì 11 febbraio 2014

FACEBOOK

Leggo sempre cose sagge gente stupenda che dice cose stupende, pensatori sopraffini, sottili e perspicaci, ma come saranno nella vita reale? Saranno quello che scrivono? Coraggiosi, indipendenti, morali o immorali come è il loro dire? Oppure sono solo degli spettatori affacciati ai balconi ad indicare quelli che passano per le strade? La  possibilità di esprimersi attraverso facebook è un palliativo terribile, placa in ognuno di noi la voglia di mostrarsi fisicamente per quello che siamo. Continuiamo ad assomigliare sempre più a quelli che sbracciandosi nelle varie trasmissioni dichiarano la loro lealtà la loro fede le loro ragioni, mentre noi dall'altra parte dello schermo ci scagliamo contro l'uno o l'altro, ma sempre comodamente seduti su una sedia una poltrona una panca. Ma lo capisco siamo troppo spaventati da ciò che realmente pensiamo, siamo preoccupati di perdere anche ciò che non abbiamo e forse dico forse casualmente potremmo avere. Non ci sono certezze solo i matti sono certi, certi del mondo in cui si sono rifugiati, gli altri vagano nella speranza di spingere sempre più in là la propria resa dei conti.

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