sabato 30 novembre 2013

Sergio Endrigo - La voce dell'uomo


Per fare queste immagini mi avvalevo di amici che gratuitamente si prestavano a subire supplizi di ogni genere. Chiamai il mio amico d’infanzia Maurizio Zacchetti, giornalista da sempre, gli feci indossare i miei jeans a salopette e dopo averlo ben legato lo fotografai. Certo per un cantautore cortese e sussurrante come Endrigo sembrava essere molto forte, ma l’uomo era invece più deciso di quello che uno si aspettasse. Suo malgrado era incatenato (guarda caso) ad uno stereotipo che non gli rendeva giustizia. I testi stessi avevano una lettura molto più profonda, non bisogna dimenticare che per lui scrissero poeti di altissimo livello. E’ stato un grande autore e meriterebbe più considerazione.

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