Oggi tutto è finito le coscienze si sono acquietate le lacrime si sono asciugate, rimane la solitudine nei cuori di coloro che orfani rimangono ancorati ai ricordi. La funzione della dimenticanza inizia a dare i suoi effetti, le incombenze si sovrappongono all’angoscia del buio, non si può vivere nell’oscurità, l’istinto ci spinge a dipanare lo sguardo cercando la luce, ma quella luce non fà che cancellare in noi quelle tinteggiature che la storia insistentemente vorrebbe lasciarci. In una specie di sacra funzione vorremmo dimenticare la vita degli altri per poter affermare che la nostra continua, ma non è così. E’ come se un albero temesse di fermare la crescita solo perchè una foglia si è staccata dal suo ramo.
Non dobbiamo dimenticare che siamo la fronda di una quercia in cima alla collina e che faremo sopravvivere l’albero solo non dimenticando ciò che ogni arbusto ogni pistillo ha cercato d’infondere alla terra che lo circonda.
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