domenica 19 gennaio 2014

E' da un po di tempo che continuo a vedere cose orribili, grafiche insensate filmati ridicoli foto e fotografi o che così si spacciano assolutamente patetici, forme d'arte più attente al mercato e ai suoi mezzi di penetrazione (vedi marketing), che a quello che è il ruolo supremo dell'artista del creativo, essere per prima cosa un ricercatore un creatore di mondi, una persona capace di guardare la realtà attraverso uno sguardo diverso mai scontato mai replicato, attraverso un lavoro costante e di grande austerità per qualità e contenuto. Un tragitto che abbia un senso e non che si confronti solo con ciò che il mercato ti chiede ma che sia esso creatore e suggeritore di un mercato, dove per mercato non s'intenda la contrattazione del dare e dell'avere ma che sia generatore di nuove evoluzioni nell'umano crescere. Tutto quello per cui abbiamo sputato sangue oggi è capovolto e non da proposte che mettono in discussione la qualità o la profondità ma da oggetti che siano gradevoli carini che colpiscano l'attenzione superficiale e basta magari provocando il nulla. No non è così che un artista o creativo o artigiano creativo o come cavolo vuole farsi chiamare che si chiede uno spazio in questa società. Non avrebbe senso non servirebbe a nessuno se non a loro stessi, e una delle cose che ci rendono migliori è la generosità, la capacità di donare agli altri ciò che il cielo ci ha permesso di avere la capacità di inventare mondi di leggere le cose da un altro punto di vista.

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