Solo poco tempo fa ho scoperto di essere dislessico, forse perchè non sapevo bene cosa fosse e anche perchè ho sempre pensato che le mie difficoltà nei primi anni di scuola fossero dovuti ad una maturazione più lenta. Per questo sono stato bocciato in terza elementare; il mio maestro convocò i miei genitori per sapere se in casa si parlasse italiano e comunque consigliava di farmi finire le scuole dell’obbligo, allora erano le elementari e poi mandarmi a un qualsiasi corso di apprendistato come idraulico o elettricista. Il punto era che facevo veramente fatica ad apprendere, non riuscivo a decifrare perfettamente le parole e i numeri. Non sò se fu l’ambizione o l’amore dei miei genitori a non accettare le conclusioni di quell’insegnante, sicuramente segnò in modo determinante la mia sicurezza, dandomi la certezza che non avrei mai potuto salire oltre un certo limite. Ma forse fu proprio questo appartenere ad un mondo diverso che mi permise di inventarmene uno tutto mio dentro il quale ero il signore assoluto. Leggo che molti grandi personaggi hanno avuto il medesimo problema, non è che la cosa mi possa consolare perchè le ciccatrici rimangono. Comunque quando leggo qualcosa se sbaglio se mi attorciglio ripiglio da capo, vorrà dire che ci metterò un pò di più.
Dunque.... nn mi firmo, perche' vorrei fosse una sorpresa....Chiedi a Wanda chi le ha telefonato oggi...
RispondiEliminaIo ho scoperto di essere discalculico alla tua eta', piu' o meno. Pochi sanno che cos'e'...anche se viene in mente quella malattia di quelli che lo prendono in quel posto...e' anche cosi', ma per altri motivi....cmq azz che bel blog e che bella roba che fai.
A presto spero. vvb,
m
Ciao Marcello grazie per i complimenti, si proprio un picio, ma troppo buono!!!!
RispondiEliminaCaro Cesare (per una volta ti do' del tu e non del Lei, capirai perché), ho una sorella che ha lo stesso problema, aggravato da altri minuscoli handicap psicofisici. Ogni parola che riesce a leggere - o meglio, a decifrare - ogni passo, ogni gesto per me sono grandissime conquiste, cui fa spesso seguito un pianto liberatorio. Come dici tu stesso, sapere che personaggi storici e famosi hanno (o hanno avuto) lo stesso problema non lo allevia: sono totalmente d'accordo con te, ma almeno ti senti (o fingi di sentirti) meno solo.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e Wanda,
A.